Cartolina del Giorno (56): il ricordo della giovinezza

Mia carissima Cara,
ieri sera un'attrice in un film ha riflesso nei miei occhi la tua immagine. L'insonnia poi, ha mietuto il sonno ed i miei sogni. Al sorgere dell'alba, alla fine, ho guardato il sole splendere alla finestra, imperito.
Condividere con te questo nostro gioco ed esercizio è un balsamo per il mio animo. Cosa sono mai un io e te se non possono avere un segreto inconfessabile agli altri?
Nel silenzio di questa stanza posso confessarti qui che mai ti ho avuto come adesso che sei lontana!
Ho riflettuto, la vera assenza è di ciò che non potrà mai più ripetersi. Così mi sono messo a pensare, muto in mezzo a questa sapienza, ricercando ciò che  ho perduto per sempre.
Non si ripeteranno mai più: le pagine di un libro in compagnia di tramonti rossastri, il pane nel sugo la domenica mattina, il suono delle campane a rompere il sonno disfatto del sabato sera.
Ecco, mia cara, che cosa è veramente assenza, per un povero matto come me. Ciò che ero non si ripeterà mai più!
Stammi bene, perché io te ne voglio.

Il Nero muove. Scaccomatto in due mosse!