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Questi Matti: esercizi pratici e teorici #4


Istruzioni per la risoluzione dei problemi: prima di ogni cosa assegnatevi un tempo; cercate poi di trovare la soluzione e scriverla senza l'ausilio di una scacchiera; se e quando risulterà difficile trovare la soluzione a mente, allora trasponete su una scacchiera e muovete i pezzi. Scrivete tutte le soluzioni e varianti.

In ogni esercizio Muove sempre il Bianco

Le soluzioni le troverete alla fine dell'articolo. Vi basta cliccare sul pulsante. Buon allenamento.

#10

La buona creanza

Ciò che manca in ogni epoca per sovrabbondanza, soprattutto in questa nostra così pasciuta dalla volgarità come segno distintivo, è la buona creanza. 

Tutte vacue forme si agitano in molti, mentre solo pochi conoscono che non esiste sostanza ove la forma manchi. Così, ogni buon cavaliere, si accerta sempre e per primo che la propria dama non corra pericoli.

#11

Donne vittoriose

Sono troppe le donne che inveiscono a torto contro la mala educazione degli uomini, distogliendo in tal modo l'attenzione dal fatto che gran parte esse hanno nell'educare i futuri maschilisti!

Rare e preziose sono coloro le quali dedicano il tempo a far divenire galantuomini i loro giovani virgulti. Un tale sostegno accresce il compito degli uomini e l'abnegazione messa in questo compito apre la strada a nuove generazioni di donne vittoriose.

#12

Vere conquiste

Bisogna essere davvero molti forti e di gran lunga grandi educatori dei propri istinti, per conquistare una donna lasciandole la libertà di muoversi a suo piacimento.

La fortuna di un simile antico cavaliere sarà quella della fedeltà più assoluta. L'abnegazione in simili conquiste è necessaria, prima o poi, ma della potenza del femmineo risplenderà la sua gioia. 


Questi Matti: esercizi pratici e teorici #3


Istruzioni per la risoluzione dei problemi: 
prima di ogni cosa assegnatevi un tempo; cercate poi di trovare la soluzione e scriverla senza l'ausilio di una scacchiera; se e quando risulterà difficile trovare la soluzione a mente, allora trasponete su una scacchiera e muovete i pezzi. Scrivete tutte le soluzioni e varianti.

In ogni esercizio Muove sempre il Bianco

Le soluzioni le troverete alla fine dell'articolo. Vi basta cliccare sul pulsante. Buon allenamento


#7

Il coraggio è azione

Il coraggio autentico non partecipa nella maniera più assoluta del timore. Chi afferma il contrario, lo dice a colui il quale, bloccato dalla paura, non è riuscito a compiere nessuna azione davanti al pericolo.

Il coraggio, in vero, è pura forza di volontà che non vuol soccombere e che in questa eccitante lotta risveglia ogni singola forza, combinandole in pura azione.


#8

Il significato della doppiezza

Alla doppiezza gli uomini hanno sempre erroneamente attribuito un valore genericamente negativo, come se solo una faccia delle monete fosse vera e l'altra, invece, irrimediabilmente falsa.

Occorre coraggio per votarsi a un dio a due facce, quando si è difronte al destino. E' soltanto nella ambivalenza che di volta in volta il mondo acquisisce l'appellativo di vero!


#9

Contro il destino

A volte il destino sembra avere forze in sovrabbondanza e non sembra affatto temere ogni nostra azione. 

Non giova a nulla, in simili frangenti, restarsene in difesa, rintuzzando i vari attacchi del fato. Occorre, invece, coraggio e forza di autodeterminazione. Raccogliere le proprie forze in azione simultanee, che stabiliscano una volta per tutte quale parte deve avere il nostro divenire al mondo.


Abbecedario Scacchistico: il Controllo

Subito dopo avere imparato le regole degli scacchi, se  vi si vuole dedicare del tempo e diventare bravi, è bene allenarsi all'inizio con degli esercizi semplici sullo scaccomatto. Questo, infatti, è il solo scopo del gioco. Risulta, quindi, molto importante conoscere gli schemi tipici che portano alla conclusione della partita. 

Ora, tuttavia, ci piace giocare, muovere i tanti pezzi che costituiscono il nostro esercito. Certo è fantastico potere iniziare una nuova partita a scacchi! 

Quel che però accade, ai principianti alle prime armi e ai bambini, che sono poi coloro ai quali si rivolge questo abbecedario; quel che accade, dicevamo, è che d'improvviso ci ritroviamo con il nostro caro esercito decimato, catturato impunemente dal nostro avversario senza pietà e senza quasi accorgercene.

Armatevi di santa pazienza, dunque, e non abbiate fretta. Cercheremo, passo passo, di scoprire quante cose fanno i pezzi sulla scacchiera, senza dare nulla per scontato, ovvio o troppo facile. Sapete, al sottoscritto, è capitato tra le altre cose di ascoltare più di una ventina di istruttori, alcuni dei quali anche forti giocatori, che non riuscivano a mettersi d'accordo su cosa fosse una minaccia e cosa un attacco. 

Noi, come già detto in precedenza, cercheremo di darvi una grammatica essenziale dei pezzi come se fossimo alle scuole primarie.

La prima cosa che fanno (o, come piace dire a me. dicono) i pezzi è controllare le case sulla scacchiera. Per comprendere, osserviamo il seguente diagramma:

In questa posizione è errore comune pensare che le due Torri non stiano facendo niente. Nulla di più inesatto! Le due Torri stanno, invece, controllando le case delle rispettive colonne e righe, ad eccezione dell'unica casa in cui sono poste. I pezzi, quindi, controllano le case secondo il loro movimento ad eccezione della casa dove sono poste e, se si esclude il Cavallo, a meno di pezzi che ne ostacolino il movimento stesso. I pedoni, che ricordiamo non sono pezzi, controllano le case dove possono catturare, mentre non hanno nessun controllo secondo il loro movimento.

Il Controllo, da una parte, ci dà la proprietà della scacchiera. Un maggiore controllo delle case da parte del Bianco vuol dire che quest'ultimo avrà a disposizione più territorio per i propri pezzi. Dall'altra parte, il Controllo, ci dà anche la forza dei pezzi ed il loro valore. Ecco perché quest'ultimo è sempre relativo e mai assoluto.

Per questa ragione ho sempre trovato inutile dire ad un bambino o a un principiante adulto la Torre vale 5, il Pedone vale 1. Ma, 5 cosa?

Provate a mettere, uno alla volta, i pezzi sulla scacchiera e contare, in base alla diversa collocazione, le case che essi controllano. Noterete, in questo modo, come ogni pezzo controlli più o meno case sulla scacchiera, rivelandoci in tal modo anche la loro forza. Prenderemo, dunque, il pezzo con il minor controllo come unità di misura e, basandoci sull'esperienza, costruiremo la nostra scala di valori, che è quella che tutti conoscete:

Fare degli esercizi per migliorare la nostra visione del controllo che i pezzi esercitano sulla scacchiera è il primo passo per comprendere dove muovere i nostri pezzi, senza farseli catturare e cercando allo stesso tempo di farli diventare più forti. 

Prima di passare a consigliarvi alcuni tipi di esercizi, osservate il diagramma seguente:

Ci piace sottolineare già da ora, con questo esempio,  un'altra funzione dei pezzi, tra le più importanti: la Collaborazione. Cavallo e Donna, infatti, non solo stanno esercitando ognuno il rispettivo controllo su alcune case, ma su altre il controllo risulta addirittura raddoppiato. La casa f2, e3, e5 e f6 sono controllate, infatti, una volta dalla Donna e una volta dal Cavallo.

Troverete di seguito alcune categorie di esercizi che si possono fare, ricordandovi che si parte sempre dal più semplice per poi accrescerne sempre la difficoltà. 

Se siete alle prime armi vi consigliamo di risolvere degli esercizi in cui dovete muovere un pezzo oppure vedere tutte le case dove non viene catturato. Molto importante con il Re, per via della sua aurea regola.
Altro esercizio consigliato all'inizio e ai bambini soprattutto. Colorare in verde tutte le case in cui un pezzo può andare (la Torre in d5 per esempio) e in rosso le case in cui viene catturata.
Esercizio qui proposto in forma semplice, ma che può diventare via via più complesso (vedi ultimo diagramma). Si tratta di portare un pezzo in una Casa/Obiettivo senza farselo catturare. Si può anche aggiungere il numero di mosse.
Ancora un divertente modo per imparare il Controllo. Collocare un pezzo del colore opposto in una parte precisa della scacchiera (qui la Settima Traversa) senza farselo catturare.
Altra categoria di esercizi interessante. Dato un set di pezzi (qui Cavallo/Torre/Alfiere) collocarli sulla scacchiera nelle case in verde in modo che le case in rosso risultino controllate una sola volta.
Categoria di esercizi molto importane per i principianti ed i bambini che spesso si lasciano abbagliare dalla foga di fare scacco. Può essere fatto in più versioni: 1 dai scacco senza farti catturare; 2 quali sono tutte le case in cui la Donna può dare scacco senza essere catturata.
Infine per i più esigenti e dopo aver fatto molta pratica un categoria di esercizi che oltre a sviluppare la capacità di vedere il controllo dei pezzi, altresì sviluppa la capacità di pianificare. Con solo 8 mosse portare la Torre bianca nella casa in rosso, senza farsela catturare. Il Nero non muove.

Se volete approfondire l'argomento e ricevere ancora più materiale di studio, contattami. Impartisco lezioni online a bambini e principianti desiderosi di apprendere le regole del gioco e padroneggiare le tecniche basilari per poter giocare una buona partita a scacchi.

Questi Matti: esercizi pratici e teorici #2

 Istruzioni per la risoluzione dei problemi: prima di ogni cosa assegnatevi un tempo; cercate poi di trovare la soluzione e scriverla senza l'ausilio di una scacchiera; se e quando risulterà difficile trovare la soluzione a mente, allora trasponete su una scacchiera e muovete i pezzi. Scrivete tutte le soluzioni e varianti.

In ogni esercizio Muove sempre il Bianco

Le soluzioni le troverete alla fine dell'articolo. Vi basta cliccare sul pulsante. Buon allenamento!


#4

Linee armoniche

L'amicizia si accorda esclusivamente su alte e rare linee armoniche. Essa è rara e spesso la vita richiede a coloro che ne partecipano di percorrere strade diverse.

Troppi si smarriscono, non ritornando mai più a casa, non ritrovando mai quell'armonia della quale per sempre sentiranno la mancanza. Altri, invece, non riuscendo a viverne senza, compiendo i passi esatti, anche quando si allontanano si ritrovano, poi, in una sintonia che sembra essere la loro essenza.



#5

La forza d'attrazione

La solitudine è un'amica potentissima. Agli occhi degli altri, al sicuro dietro tanti scudi: famiglia, compagni, colleghi, soci; agli occhi degli altri sembra priva di qualsiasi forza coordinativa. Non vi è, tuttavia, forza di attrazione più grande. Intorno ad essa stanno in molti, come gli uomini al pascolo del potere, pronti a servire in ogni occasione.

L'amicizia in nome della gloria, del tornaconto, dell'interesse orbita sempre intorno a solitudini forti e terribili.



#6

La naturale inclinazione

Non di rado ci sentiamo al sicuro e ben protetti, rinchiusi dentro il nostro mondo, governati dal solo nostro ego il quale di se stesso si nutre, smisurato.

Proprio in tali frangenti, in vero, il destino, in consorzio con la naturale inclinazione all'associazione degli animali, si abbattono con una tempesta improvvisa sulle nostre certezze.

Di concerto e muovendosi in sintonia, ci fanno ammattire e dubitare delle nostre sicurezze.



Abbecedario Scacchistico: Introduzione

Senza alcuna pretesa e con una semplicità da scolaresca elementare, pardon primaria, avviamo, con questa introduzione, degli appuntamenti periodici per spiegare alcune nozioni scacchistiche di base, spesso sottintese nei cosidetti corsi di alfabetizzazione.

Non di rado, infatti, alcuni istruttori, quando hanno concluso di spiegare il movimento dei pezzi, pensano con ciò stesso di avere trasmesso anche tutte le funzioni che i pezzi svolgono sulla scacchiera. Non serve così a nulla, al neofita, imparare alcuni principi generali d'apertura se, giocando, partita dopo partita non riesce a tenere i pezzi sulla scacchiera e non comprende come mai, pur avendo seguito tutte le indicazioni alla lettera, la sconfitta è arrivata insieme alla decimazione del proprio esercito!

Non si impara a parlare, leggere e scrivere semplicemente imparando alcune parole o delle frasi fatte. Occorre la pazienza dell'esercizio per padroneggiarne la grammatica, dal più semplice al più difficile. Di questo noi tratteremo, a beneficio di chi si è avvicinato al mondo degli scacchi e conosce appena come i pezzi si muovono.

La bellezza di questo gioco sta tutta qui: nell'essere un linguaggio. Impossibile diviene, allora, il poterla comprendere se non se ne conoscono le leggi di base. Per significarlo in altro modo: senza solide basi non si costruiscono castelli.

Sarà, dunque, lo scopo di questa nuova rubrica, lezione dopo lezione, costruire una grammatica essenziale dei pezzi e delle loro relazioni e dare spunti per potersi esercitare su di essa, in modo da arrivare a padroneggiarla. 

In questo modo la prossima vostra disputa sulla scacchiera vi vedrà, se non proprio vittoriosi, almeno padroni della storia che, voi ed il vostro avversario, mossa dopo mossa, state incidendo sulle 64 case.

Questi Matti: esercizi pratici e teorici #1


Istruzioni per la risoluzione dei problemi: 
prima di ogni cosa assegnatevi un tempo; cercate poi di trovare la soluzione e scriverla senza l'ausilio di una scacchiera; se e quando risulterà difficile trovare la soluzione a mente, allora trasponete su una scacchiera e muovete i pezzi. Scrivete tutte le soluzioni e varianti.

In ogni esercizio Muove sempre il Bianco

Le soluzioni le troverete alla fine dell'articolo. Vi basta cliccare sul pulsante. Buon allenamento!

 #1

Senza via d'uscita

Ciò che ci difetta in molte occasioni, lungo il nostro cammino, è l'apertura verso nuove strade. Per proteggere il nostro mondo, allora, ci asserragliamo in noi stessi, convinti di avere sufficienti difese contro gli assalti della vita.

Ahimè, vana illusione! poter controllare tutto, se si vive. Inatteso, così, giunge a farci visita uno smacco, laddove non lo credevamo possibile, laddove ogni difesa dell'io crolla e le nostre convinzioni ci rendono matti.

       


#2

Ostacoli ed interrogativi

C'è sempre un ostacolo lungo il percorso che ci siamo scelti. Il più delle volte, nonostante la lunga strada che ci ha condotto ad un passo dalla vittoria, ci arrendiamo, perché impossibile ci appare la sua rimozione.

La domanda più importante da porsi, allora, alla quale bisogna in definitiva dare una risposta, è: quanto sei disposto a fare, a dare, per arrivare alla fine del lungo corridoio che avevi come obiettivo?



#3

Sulla strada del destino

Dicono che nella vita le occasioni da sole non bastano. Bisogna con caparbietà sapersele creare, immaginare prima ancora che appaiano. Necessario diviene, allora, per raggiungere il successo, spingere con spallate il destino a rinchiudersi sulla strada da noi scelta. Diventa facile, in seguito, farlo diventare matto, quando lo abbiamo lasciato solo, con una difesa insufficiente, davanti alla nostra rafforzata volontà.




"Questi Matti: esercizi pratici e teorici" Rubrica di allenamento scacchistico

Opera di Pierangelo Bertolo

Dall'epoca romantica in poi l'esaltazione del genio, del talento, ha provocato dei danni enormi nel campo dell'istruzione e della cultura, in generale in ogni campo.  Persino in quello sociale, dove chi comprende meglio sembra essere l'uomo dotato di più intuizione che d'esperienza. Ignorando del resto quanto la prima dipenda dalla seconda!

Si diffondono per questo, oramai antico retaggio, immagini di Einstein e Leonardo da Vinci, se volete persino di Leonardo di Caprio, esaltandone il genio estemporaneo ed il talento innato. Non lo si vuole ammettere, ma con simili bugie il resto degli esseri comuni mortali prende sonno più facilmente la notte. A nessuno o veramente a pochi interessa, invece, di un Einstein che va al lavoro e, di ritorno a casa, studia e studia senza soluzione di continuità; o di un Leonardo da Vinci che sperimenta e sperimenta e sperimenta il suo talento, in un allenamento costante. Credete forse sia diverso per il vostro Leonardo di Caprio? Quante ore avrà passato allo specchio? Saranno forse più di quelle che abbiamo speso noi, senza talento, a guardare i suoi film?

Contemplare ogni giorno diventa un esercizio, praticare ogni giorno diventa un esercizio. Ciò che irrobustisce il proprio genio e talento è l'allenamento che ad esso si concede.

Uno scaccomatto, sapete, non giunge sulla scacchiera per caso e improvviso, trovato da una mente geniale laddove altri non altro vede che una cattura. Uno scaccomatto diventa sulle 64 case d'una scacchiera la conclusione esatta di una lunga contemplazione. Esercitarsi con costanza in tale pratica dà la soddisfazione di trovare la chiave di un grimaldello, fra gli infiniti, del mondo. 


Potrete, quindi, venire in questo luogo ad allenare il vostro genio del matto. Troverete periodicamente tre esercizi per accrescere la vostra esperienza e potenziare in tal modo il vostro intuito. Il vostro genio, di sicuro, crescerà insieme al vostro impegno.


Inesorabili Scoperte: imparare dalle partite

Nasci e sono tutti intorno a te a dirti quanto sia bella la vita e come ne valga la pena che sia vissuta fino in fondo. Continuano, inoltre, a ripeterti che è un dono prezioso.
Cresci a questo modo: convinto che tutto ti sia dato (nei tempi odierni persino dovuto) e non comprendi come mai quel regalo ferisce e fa male. Perché nessuno ti aveva mai detto che la vita possiede le unghie e graffia forte?
Succede, allora, che ti arrendi mentre sei alla ricerca di quella meravigliosa vita che ti avevano descritto e promesso: passando da una esperienza all'altra, non raccogliendone i frutti, perché questa non era quella vita e deve essere, quindi, la prossima la sola dove il nostro valore sarà apprezzato (in tempi non di oggi avvalorato).
Capisci tardi, tra le memorie a pezzi delle tue esperienze più dolorose, che cattivi maestri, con il pessimo gusto della protezione, mentivano sulla vita. La vita, questo raro intrigo di forza, esperienza e immaginazione è lotta arcigna. Le cicatrici che ti lascia sono combinazioni insanguinate, senza alcuna strategia.
Impari a questo modo, asciugandoti le lacrime, che la resa fin quando c'è da lottare non è contemplata se la bellezza vuoi negli occhi; che ogni vero dono non è altro che una conquista.
Vi ricordiamo che questo luogo non è per Scacchisti esperti, ma per principianti che vogliono migliorare il proprio gioco. Il nostro consiglio rimane sempre quello di guardare prima l'intera partita, successivamente prendete scacchiera, pezzi, carta e penna.



Tocca a te per quale motivo il Bianco non difende il Pedone? 

Nome Testo:


Il Nero non può prendere il Pedone ora perché a 11...; Cxd4 seguirebbe 12. Cxd4 e se 13 Dxd4; Ab5+ (ma non Ag6? come vedremo in seguito) con guadagno della Regina grazie all'attacco di Scoperta.


Tocca a te. Può il Nero prendere in b2?

Nome Testo:

La risposta è no. Infatti il pedone in b2 risulterebbe avvelenato dopo 12....; Dxb2 seguirebbe infatti 13. Ca4 e la Donna nera rimane intrappola!.


Tocca a te, cattura il pedone e dimostra che il Nero ha avuto torto ad abbandonare alla mossa 14!

Nome Testo:

In partita dopo 12. ...; Cxd4 13. Cxd4; Dxd4 14. Ag6??; ... il Nero ha abbandonato perché come il Bianco ha fermato il calcolo ed ha pensato che questo attacco di Scoperta facesse perdere la Donna. Invece dopo 14. ...; hxg6 15. Dxd4; Axh2+ 16. Rh1; Ae5+ ed è il turno del Nero a fare un Attacco di Scoperta, in questo caso uno Scacco di Scoperta, vincente!


Sliding doors di un Mediogioco: imparare dalle partite

Simili ai viaggiatori per caso, attraversiamo la nostra vita: non avevamo programmato nessuna meta, non avevamo organizzato nessuno specifico itinerario. Assomigliamo, in effetti, più a fuggiaschi che a dei veri e propri viaggiatori.
All'inizio appare tutto molto semplice. Tutti ti dettano le regole e ti danno consigli e ti instillano principi, dicendoti che ti serviranno in futuro. Tu, recalcitrante, ascolti, disubbidisci e poi li metti in pratica. Ecco che, finalmente, tutto sembra andare bene, ora la strada ti si mostra in tutta la sua bellezza di luoghi da scoprire, fino a quando non giungi nel mezzo del cammino. Senza un Virgilio, allora, e con una bussola che sai di aver nascosto da qualche parte devi scegliere il tuo itinerario. Tra tutte quelle strade candidate, tu lo sai, solo una diventerà quello che sei!
Sono così le partite a scacchi di noi principianti. Quante volte ci capita di giocare bene, anzi meglio, per poi stringere la mano al nostro avversario da sconfitti! La cosa più difficile da accettare, che va sempre ricercata, è che la strada alla sconfitta l'abbiamo intrapresa noi, mentre potevamo ben prenderne altre verso la vittoria. E' quello che succede in questa partita, dove il Bianco dalla strada della vittoria, cambia direzione e va diritto fino alla sconfitta!
Il nostro consiglio rimane sempre quello di guardare prima l'intera partita, successivamente prendete scacchiera, pezzi, carta e penna. Quando vi troverete in quel luogo inventato dagli dei, tra il principio e la fine: scegliete chi volete diventare.



ESERCIZIO 1
 

ESERCIZIO 2



ESERCIZIO 3

Un'avventata Siciliana: imparare dalle partite

Le partite non ci raccontano soltanto i nostri errori. Questi sono solo la conseguenza del nostro essere in quel momento e, più in generale, del nostro essere ed apparire agli altri sempre.
Capita che a volte ci si trovi in certe situazione per delle scelte sbagliate. Il difficile, allora, diventa ammetterlo ritornare sui propri passi. Stare calmi e riorganizzare le nostre idee. Magari non avventurarci ancora, con la veemenza tutta giovanile, nel cercare miglior fortuna o sorprendere il fato che, stupito da tanta mala caparbietà, si lascia vincere dalla nostra avventatezza.
Prima di lasciarvi alla partita, dopo attenta riflessione e studio, abbiamo deciso di cambiare il metodo di presentazione delle partite. Vi forniamo, quindi, il modo migliore per poter leggere con profitto questa rubrica. Prima di ogni cosa vi suggeriamo, nonostante il visore interattivo, di prendere una scacchiera e seguire l'andamento della partita. Non appena, in secondo luogo, vi viene indicato di avere la mossa, trovatela e scrivetela su un foglio e poi continuate la partita. Solo dopo essere giunti alla conclusione della partita, alla fine, potete ritornare sui momenti critici e scoprire le soluzioni cliccando sul bottone nella didascalia della posizione.
Come sempre, buona partite e buon allenamento!
 
Soluzione:

4. Ae2
Soluzione:

9. De2
Soluzione:

15. Cb3
Soluzione:

16. ...; Cd5

Una Timida Francese: imparare dalle partite

Succede agli scacchisti, come ai turisti, di fermarsi ad osservare altri luoghi, diversi dalle loro mete.
Quando questo accade, dobbiamo spesso fermarci e cambiare punto di vista: non si conosce nessun luogo se non si comprende l'anima che lo ha reso quel che è.
A volte, poi, quasi riesce difficile riconoscere in quale luogo ci si è sperduti. In alcune partite, infatti, ci sembra di non aver commesso errori e poi una valanga di mosse forti ci sommerge e non capiamo quando abbiamo preso una strada così pericolosa!
Nella partita qui riproposta e giocata da amici scacchisti, succede al Bianco di perdere senza aver commesso errori apparenti. In realtà ciò che decide la partita è l'iniziativa: concetto che indica generalmente chi ha in mano le redini del gioco.
A Scacchi chi ha l'iniziativa è chi attacca e chi attacca può permetterselo perché ha i pezzi più attivi. Iniziativa ed attività dei pezzi sono, quindi, strettamente collegati!
Vi ricordo che questo luogo non è per Scacchisti esperti, ma per principianti che vogliono migliorare il proprio gioco. Buona lettura e buon esercizio. Vi suggeriamo di trovare prima le soluzioni e scriverle, in un secondo tempo cliccate sul quadrato in basso a destra, per aprire in una nuova finestra la partita e poter cosi vedere le soluzioni ai vari momenti critici.

Dalla Spagna con Errore: imparare dalle partite

Ci sono luoghi nel cuore di uno scacchista che diventano semplici partite. Sono quelle che hanno fatto di un torneo una domenica splendida o da dimenticare!
Per un principiante che vuole migliorare il suo gioco e che ha l'ambizione di aspirare ad un perfezionamento, le proprie partite diventano come quei vecchi album di fotografie di una volta. Le si porta all'amico e si racconta per filo e per segno cosa ha preceduto lo scatto, cosa ne è seguito e il ricordo vivido riaffiora in una esperienza rivissuta.
Questo accade a coloro che analizzano, prima o dopo le proprie partite! Questo è compito di un buon giocatore ma, sopratutto, buon istruttore che deve dall'esperienza estrarre le memorie sulle quali costruirne di nuove e più solide.
Avviso ai naviganti, la partita e gli esercizi ad essa allegati non sono per "esperti" e navigati giocatori, da torneo o di Club. Questo è un luogo per chi da dilettante vuole imparare a diventare uno scacchista.
Buona lettura e buon esercizio. Vi suggeriamo di trovare prima le soluzioni e scriverle, in un secondo tempo cliccate sul quadrato in basso a destra, per aprire in una nuova finestra la partita e poter cosi vedere le soluzioni ai vari momenti critici.