Cartolina del Giorno (46): idolatria moderna

Mia Carissima Cara,
il sole oggi, dal parabrezza dell'auto, inondava di luce i miei occhi. Tutto, per pochi minuti, è stato sommerso dalla luce, e le strade e gli alberi. Sembrava l'estate volesse irrompere rumorosa, in questo silenzioso inverno.
Ti scrivo poche righe, come sempre farò, per poterti salutare e credere che un giorno, prima ancora che con le labbra, con gli occhi ti dirò ciao e tradirò l'averti atteso con un'emozione di troppo nei gesti e nel corpo.
Per il resto, mia cara, sono tutti immersi nell'evento mondano del momento; tutti fanno a gara nel tirar la giacca al buon senso e al senso comune. Nessuno osserva con occhi e parole critiche, ovvero giudiziose, la realtà ed il complesso di eventi. Ecco, forse anche per questo, questo povero matto ha deciso di restarsene in silenzio, per un po' o fino a quando le parole avranno un peso ed un significato!
Ti voglio bene, a presto.
Muove il Bianco. Scaccomatto in una mossa!