Cartolina del giorno (21): la festività dell'olimpo

Mia Carissima cara,
si avvicina senza sosta quel periodo dell'anno in cui tutti acquisiscono una maestria superba nell'essere ipocriti, contriti e più buoni.
Quale gramigna cattiva è stata ed è il cristianesimo per l'essere umano!
Quanto poco aggiunge al valore dell'uomo ed agli uomini toglie ciò che la natura ha promesso loro!
Baldanzosi e schietti, miserabili e potenti: un trionfo della vita sulla vita e nulla chiede e prega se non la vita tutta così come vive e vivrà ed ha vissuto. Ah, quanto più sinceri sono stati gli dei greci e meno falsità hanno recato agli uomini!
Tu, cara la mia ragazza, non potresti essere altro che Athena ed io vorrei essere Fidia per scolpire tutte le tue forme con mille carezze!
Cala adesso la notte sui miei occhi da matto, che a volte vedono doppio, altre volte il buio li avvolge.
Stammi bene, ragazza mia perché io te ne voglio.
Muove il Nero. Scaccomatto in una mossa!