Cartolina del Giorno (61): il bacio sulla bua

Mia Carissima cara, 
da giorni il dolore mi tiene compagnia. Non mi lascia un attimo o, se lo fa, per caso o per gioco lo ignoro, il momento successivo rivendica con più furia la sua presenza. Io dello stoicismo non me ne faccio nulla e, mentre attendo il suo commiato, lo tengo accanto, come se dovessi consolare un amico.
Mi distraggo, a volte, col ricordo del tuo sorriso: il bacio sulla bua. Leggo, scrivo, e faccio cose come se nulla fosse e tutto diventasse importante. La rabbia, tuttavia, e lo sconforto e le ferite di una Patria vessata, irrisa e mal governata mi accecano il giudizio. Mi portano via ogni, non dico grande, ma persino degna speranza.
Quanto è ridicolo in me questa smania di adolescente!
Rinsavisco, poi, e sorrido, me matto, di questo circo italico che mette in vetrina politici come fossero prodotti in vendita o giornalisti  e saggi d'ogni genere, i quali al bar sport  sarebbero buoni allenatori il lunedì mattina!
Ogni popolo ha il suo spirito, mia cara, ed il suo genio. All'Italiano non è data la tragedia né la commedia, è la farsa che gli si cuce addosso come un vestito sempre nuovo e alla moda.
Stammi bene perché io te ne vorrò.
 
Muove il Nero. Scaccomatto in due mosse!