Cartolina del Giorno (58): la vita al setaccio

Mia Carissima Cara,
non ho molto da aggiungere alle notizie sulla mia vita, mi rende felice di saperti in ascolto, quindi ti scrivo. Io non vivo abbastanza e la solitudine è un'amica alquanto esclusiva e gelosa oltremodo.
Ho riempito quaderni di esercizi scacchistici, alcuni così belli che li ho messi da parte per noi. Come si dice, una scheda al giorno leva il medico...Ho imparato a fare colazione al mattino, e ho imparato a sedermi a tavola a pranzo. Alla sera, poi, dal mio terrazzo calici di buon vino rosso mi infondono più saggezza di quanta ne scorre sugli schermi delle tv.
 Sai che li ho abbandonati! C'è sempre l'eco del gregge, tuttavia, e non importa ove si riunisca, social, bar, sale da thè, piazze o balconi: è rumore ai pensieri, popolo ai pastori d'ogni sorta, o semplicemente disperata orma nel deserto dell'esistenza.
Lo so, sono un povero matto, che nulla apprezza e tutto setaccia, alla ricerca di quel che rimane essenziale alla vita. Questa forza irrequieta e cieca e sorda, che non possiede alcuna ragione e tutto sperimenta con gioia, per prepotente volontà. 
Stammi bene, perché io te ne voglio sempre.

Muove il Bianco. Scaccomatto in due mosse!