Cartolina del Giorno (17): scalate sociali e diritti naturali

Mia carissima Cara,
per il fine settimana ho deciso di riprendere il mio dolce vagabondare. Ti scrivo da queste scalinate e da altri luoghi che solo confesserei ai tuoi occhi.
Sono arrivato da poche ore ma in questa città non a misura d'uomo, la grandezza ti sovrasta e alla testa sale l'orgoglio dell'onnipotenza. Poi, però, ti guardi in giro e appare evidente la menzogna di quel che vedi. Questa è roba da imperatori e regine, filosofi ed artisti, pensatori e uomini il cui stupore della vita è la bellezza d'essa.
Il resto è popolino, moltitudine che brulica intorno alla nobiltà, per un po' di pane o per un biglietto del circo.
Non importa se ho usato questi termini, so che tu sai cambiarli con il pane ed il circo moderno!
Chi diventa matto è quel poco di buono che ignaro, impervia, la strada trova verso mete ad altri sconosciute!
Stammi bene, ragazza mia, perché io sempre te ne vorrò!
Muove il Bianco. Scaccomatto in una mossa!