per il fine settimana ho deciso di riprendere il mio dolce vagabondare. Ti scrivo da queste scalinate e da altri luoghi che solo confesserei ai tuoi occhi.
Sono arrivato da poche ore ma in questa città non a misura d'uomo, la grandezza ti sovrasta e alla testa sale l'orgoglio dell'onnipotenza. Poi, però, ti guardi in giro e appare evidente la menzogna di quel che vedi. Questa è roba da imperatori e regine, filosofi ed artisti, pensatori e uomini il cui stupore della vita è la bellezza d'essa.
Il resto è popolino, moltitudine che brulica intorno alla nobiltà, per un po' di pane o per un biglietto del circo.
Non importa se ho usato questi termini, so che tu sai cambiarli con il pane ed il circo moderno!
Chi diventa matto è quel poco di buono che ignaro, impervia, la strada trova verso mete ad altri sconosciute!
Stammi bene, ragazza mia, perché io sempre te ne vorrò!
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Muove il Bianco. Scaccomatto in una mossa! |