Cartolina del Giorno (30): le vanità dell'anno nuovo

Mia Carissima Cara,
per le strade c'è fermento e hanno tutti voglia di fare bilanci, mentre guardano gli astri per squarciare il velo dell'ignoto che li attende.
Che animali ridicoli siamo, amor mio, e quali riti dobbiamo inventarci per significare il tempo e lo spazio che ci è toccato in sorte di vivere!
Meglio possedere granelli di superbia in più da spendere in mondi migliori e al di là da venire: si sopporta l'essere transeunti con l'invenzione di una sospensione della morte nella specie eterna!
Il matto, però, son io solo qui sperduto in un angolo, conscio della fine che verrà, e avrà occhi simili ai tuoi e mi perderà per sempre.
Stammi bene, ragazza mia, perché io te ne voglio.
Muove il Bianco. Scaccomatto in una mossa!